domenica 16 ottobre 2011

La cosa più pericolosa da fare è rimanere immobili

“Si ricordava molto bene, anzi fin troppo bene, quel giorno nel garage di Foxy. Si ricordava quando, alla fine dell’anno scolastico, prima del Giorno dell’Orientamento, la professoressa Anderson (che gli alunni avevano soprannominato Bunny per via dei dentoni) aveva parlato ai ragazzi di ciò che lei aveva definito la ricerca del GRANDE INTERESSE.
<<Lo si scopre all’improvviso>>, Bunny Anderson aveva entusiasticamente detto. <<Vedete una cosa per la prima volta, e vi rendete subito conto di aver trovato il VOSTRO GRANDE INTERESSE. È come una chiave che gira nella serratura. O come innamorarsi per la prima volta. Ecco perché il giorno dell’orientamento è così importante, ragazzi. Potrebbe essere il giorno in cui trovate il VOSTRO GRANDE INTERESSE.>> E aveva poi continuato a raccontare del suo GRANDE INTERESSE, che non si rivelò essere l’insegnamento ma collezionare cartoline del diciannovesimo secolo.
A quel tempo Todd aveva pensato che la professoressa Anderson avesse raccontato un sacco di cavolate, ma quel giorno, nel garage di Foxy, gli ritornò alla mente quanto aveva detto e si era chiesto se tutto sommato non avesse avuto ragione.”
“Stagioni Diverse” – Stephen King

“Vi ripeto, non potete sperare di unire i puntini guardando avanti, potete farlo solo guardandovi alle spalle: dovete quindi avere fiducia che, nel futuro, i puntini che ora vi paiono senza senso possano in qualche modo unirsi nel futuro. Dovete credere in qualcosa: il vostro ombelico, il vostro karma, la vostra vita, il vostro destino, chiamatelo come volete. Questo approccio non mi ha mai lasciato a terra, e ha fato la differenza nella mia vita.”
“Ogni tanto la vita vi colpisce sulla testa con un mattone. Non perdete la fiducia, però. Sono convinto che l’unica cosa che mi ha aiutato ad andare avanti sia stato l’amore per ciò che facevo. Dovete trovare le vostre passioni. Il vostro lavoro occuperà una parte rilevante delle vostre vite, e l’unico modo per esserne davvero soddisfatti sarà fare un gran bel lavoro. E l’unico modo di fare un gran bel lavoro è amare quello che fate. Se non avete ancora trovato ciò che fa per voi, continuate a cercare, non fermatevi, saprete di averlo trovato non appena ce l’avrete davanti. E diventerà sempre meglio col passare degli anni. Quindi continuate a cercare finché non lo trovate. Non accontentatevi.”
“Quando avevo diciassette anni, ho letto una citazione che recitava: <<Se vivi ogni giorno come se fosse l’ultimo, uno di questi c’avrai azzeccato>>. Mi fece una grande impressione, e da quel momento mi sono guardato allo specchio ogni giorno e mi sono chiesto: <<se oggi fosse l’ultimo giorno della mia vita, vorrei fare quello che sto per fare oggi?>>. E ogni volta che la risposta era <<no>> per troppi giorni consecutivi, sapevo di dover cambiare qualcosa.”
“Il vostro tempo è limitato, perciò non sprecatelo vivendo la vita di qualcun’altro. Non rimanete intrappolati nei dogmi, che vi porteranno a vivere secondo il pensiero di altre persone. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui zittisca la vostra voce interiore. E, ancora più importante, abbiate il coraggio di seguire la vostra intuizione: vi guiderà in qualche modo nel conoscere cosa veramente vorrete diventare.”
Discorso di Steve Jobs  alla Stanford University

"Andai nei boschi per vivere con saggezza, vivere con profondità e succhiare tutto il midollo della vita, per sbaragliare tutto ciò che non era vita e non scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto."
"Walden” – Henry David Thoreau

sabato 8 ottobre 2011

Un doveroso tributo

"Com’è che le storie più belle sono quelle che finiscono male? Una volta mi ricordo avevo visto un concerto di Fossati – ho avuto un periodo Ivano Fossati tanti anni fa, ma un periodo Ivano Fossati che andavo a tutti tutti i concerti di Ivano Fossati – e me ne ricordo uno in cui lui a un certo punto scherzava sul fatto che aveva scritto un sacco di canzoni d’amore, solo che si era accorto, e lo raccontava durante il concerto, che tutte le canzoni che scriveva, tutte le canzoni d’amore che scriveva, erano tristi e finivano malissimo. Poi a un certo punto, dice, a un certo ne ho trovata una, l’ho cominciata a rileggere, l’avevo anche incisa, l’ho ascoltata… Niente, sono arrivato alla fine: la storia finiva anche bene, ma pioveva."

Matteo Caccia, "Voi Siete Qui", Radio24, Puntata del 30.Settembre.2011